Le emozioni sono alla base della salute o della malattia del corpo.
Quando qualcosa funziona sempre e perfettamente, in Italia si usa dire che funziona come un orologio svizzero. Il corpo umano è così. Funziona perfettamente, ha un equilibrio e un’organizzazione interna tra gli organi che sfiora la perfezione, inoltre è dotato di un sistema immunitario estremamente potente che lo rende in grado di difendersi e prevenire qualsiasi malattia.
La malattia proviene sempre o da un calo delle difese immunitarie o da un disturbo che rompe quel meraviglioso equilibrio che caratterizza la vita delle cellule.
A parte gli elementi esogeni, come il cibo che ingeriamo e l’aria che respiriamo, ciò che può intaccare l’equilibrio cellulare e il sistema immunitario, e quindi la salute del corpo, sono le emozioni.
Fortunatamente la psiconeuroendocrinoimmunologia lo ha compreso e spiegato compiutamente. Le emozioni sono alla base della salute o della malattia del corpo umano.
Se dalle emozioni dipende anche la salute del corpo, le domande che sorgono spontanee sono: cosa sono le emozioni, quali emozioni fanno male, chi le governa e, in ultima analisi, come fare in modo che non danneggino la salute?
Andiamo con ordine. In assenza di patologie, le emozioni sono lo strumento con il quale tutti i mammiferi, compreso l’essere umano, si relazionano con gli altri esseri, con l’ambiente e con tutti gli accadimenti della vita. Possono essere una risposta agli stimoli provenienti dall’esterno, ma possono sorgere anche spontaneamente a seguito di ricordi. Le emozioni dunque sono uno strumento indispensabile alla vita sociale di qualsiasi comunità.
Le emozioni dannose per il corpo sono tutte quelle “negative” non scaricate e quindi trattenute nel corpo, come la rabbia repressa, il dolore non espresso, oppure le emozioni prolungate nel tempo come potrebbe essere ad esempio per l’ansia, il rancore, la paura, la tristezza, la malinconia, la soggezione, la noia, la nostalgia.
Tutte queste emozioni si manifestano attraverso ormoni particolarmente potenti quali il cortisolo, l’adrenalina e la noradrenalina, che svolgono una funzione importante nella risposta dell’organismo a situazioni di stress: aumentano il valore della pressione sanguigna, la frequenza del battito cardiaco, il metabolismo e la glicemia.
Questi ormoni hanno dunque una funzione importantissima, ma la loro presenza dovrebbe essere temporanea e limitata a dare energia al corpo per la risposta immediata all’evento scatenante. L’azione fisica di risposta all’evento “brucia” questi ormoni, riportando il corpo al suo equilibrio naturale.
Ma se le emozioni vengono bloccate e non sfociano in un’azione fisica, gli ormoni rimangono nel corpo e sono come un veleno che, alla lunga, ha il potere di minare le difese immunitarie e l’equilibrio cellulare, causando malattie più o meno gravi.
La risposta alla domanda chi governa le emozioni è sulla bocca di tutti: le emozioni dipendono dall’inconscio.
Non ho mai amato il termine inconscio associato al soggetto da cui dipendono le emozioni, i pensieri non controllati e i comportamenti reattivi. Per questo motivo ho studiato, cercato e sperimentato tanto, fino a scoprire che la realtà è molto chiara e razionale e parte della scienza lo aveva già anticipato, seppure con parole diverse.
Come è spiegato dettagliatamente nel libro “Le 3 menti inconsce – la chiave per guarire la tua vita”, le emozioni non sono gestite da un soggetto inconscio che per definizione non potremo mai conoscere, tanto meno da una macchina che può guastarsi. Le emozioni sono governate da una coscienza dentro di noi che ha una sua mente autonoma in grado di valutare, di avere opinioni proprie, di decidere. Questo soggetto pesante, la seconda e forse più importante tra le tre menti che appartengono a tutti i mammiferi, è il Sé istintivo, la coscienza che, indirizzata dal fine primario del Sé fisico che è la sopravvivenza, persegue l’obiettivo specifico di gestire la socializzazione con l’ambiente e gli altri esseri viventi. Questo fine è perseguito tramite le emozioni.
Il problema per cui l’essere umano vive sensazioni “negative” in modo improprio e spesso dannoso per l’organismo è causato dal conflitto tra il Sé istintivo e la terza delle tre menti inconsce: il Sé mentale. Questi conflitti, la loro genesi e i vari modi in cui si esplicano sono ben spiegati nel libro sopra citato.
La buona notizia è che con i due soggetti che spesso sono in conflitto è possibile comunicare, con strumenti quali il metodo IWAY e, nonostante le loro resistenze, è possibile sciogliere i conflitti per ripristinare la loro naturale armonia.
Eliminando i conflitti interiori e rieducando il Sé istintivo a nuovi modelli di comportamento si evitano le emozioni “negative” o si fa in modo che non vengano più trattenute dannosamente nel corpo. In questo modo è possibile alimentare correttamente il sistema immunitario e l’equilibrio cellulare e riacquistare il benessere e fisico e sociale.