Durante la meditazione, ma anche in attimi di particolare centratura, o davanti ad uno spettacolo della natura che ci lascia a bocca aperta, può capitare di toccare il Centro.
Quando arriviamo al Centro del nostro essere, viviamo uno stato di benessere assoluto. Sembra che il mondo intorno a noi sia parte di noi stessi. Non c’è più divisione, non ci sono più il pensiero e l’emozione, che ci tengono legati al regno animale, ci sono solo Amore assoluto, Pace assoluta e Gioia assoluta.
Quando parliamo di Gioia assoluta, non ci riferiamo all’emozione che deriva da qualcosa di esterno a noi che ci dà piacere. Parliamo di uno stato dell’essere che è indipendente dagli altri e dalle cose. E’ uno stato di estrema gioia immotivata, un’energia pura che si accompagna ad uno stato di Pace e di Amore incondizionato. E’ uno stato di espansione, in cui possiamo percepire le cellule del corpo vibrare, è qualcosa di indimenticabile, qualcosa che sappiamo appartenerci, ma che, purtroppo, tende a svanire nel momento in cui riportiamo la coscienza all’esterno di noi,
Ringraziamo quando percepiamo quei momenti di illuminazione, senza cercare di riviverli ad ogni costo. Se siamo ancora qua, se la coscienza ritorna alla periferia, se torniamo ad essere coinvolti dalle emozioni e dai pensieri, non è un male. Se come Anime abbiamo scelto di vivere questa esperienza terrena, allora viviamola. Questo non vuol dire vivere inconsapevolmente, voglio solo dire che se ancora facciamo fatica a restare centrati, se ancora siamo in balia delle 3 Menti inconsce, significa solo che abbiamo ancora qualche lezione da apprendere ed è importante accettare che sia così.
Tutto è sacro, la Vita è sacra e lo sono anche le emozioni ed i pensieri. Anche gli stati più dolorosi sono sacri ed hanno un loro motivo di essere. Ciò che conta è che teniamo sempre vivo in noi l’intento di risvegliarci. Che accettiamo con umiltà le cose che ancora non possiamo cambiare, ma che ci impegniamo tutti i giorni a portare sempre più consapevolezza nel nostro vivere, prendendoci cura e guarendo le ferite delle 3 Menti inconsce.
Non conosciamo i tempi del nostro risveglio. Ci possono volere mesi, anni, oppure solo attimi. So che dal punto di vista dell’Io non risvegliato e che ancora soffre, si vorrebbe che potessimo cambiare la nostra vita in un istante. So che ciascuno vorrebbe star solo bene e godere solo della felicità del vivere. Ma non è questo che ci è stato chiesto. Anzi, non è questo che il nostro Io ha scelto prima di incarnarsi.
Può essere ancora difficile, ma impariamo ad avere fiducia, impariamo a coltivare il bello ed il buono. Impariamo le regole basilari che ci possono portare al risveglio della Coscienza. Impariamo ad accogliere tutti e tutto come parte del divino in manifestazione. Se ancora ci è difficile, se ancora non riusciamo ad accettare certe situazioni, certe persone, certi fatti, allora riconosciamo con umiltà di avere ancora qualche passo da compiere. Ricordiamo che chi non accetta, chi giudica, chi divide sono solo il Sè istintivo ed il Sè mentale e allora prediamoci responsabilmente il compito di diventare loro maestri, di guarire le loro ferite e di insegnare loro le basi di una sana e matura moralità.
Tutto è possibile, tutto ci è concesso, ma solo dal momento in cui sapremo operare dal piano dell’Io risvegliato. Fino ad allora possiamo solo accettare di raccogliere ciò che inconsapevolmente abbiamo seminato e preparare il terreno perchè i frutti della consapevolezza possano presto germogliare